sabato 30 giugno 2012

Uomini e donne

La strada verso i sessanta....
Mia madre è morta a 58 anni... ed io, da qualche giorno, ore e minuti, ho superato gli anni i mesi e i giorni che lei aveva.
Non che veramente temessi di ripetere il suo eclisse ma mi sembrava il caso di porvi attenzione.
Mia madre è morta a causa di una malattia rara (sclerodermia) che l'ha colpita fulminalmente ma nonostante ciò non sapevo cosa ci fosse scritto sui miei cromosomi. Non si sa mai. Magari si scopre che la sclerodermia nei secoli diventa ereditaria....
Magari succederà il mio addio sarà domani, magari fra vent'anni, non so.
Mio padre è ancovra vivo e, per quel che ne so, la sua salute dovrebbe non destare preoccupazioni. Ha fumato molto (non so se fumi ancora), ha bevuto molto, e sono sicura che non si fa mancare niente neppure adesso anche se ovviamente avrà imparato a vivere con attenzione. Anche perchè ha da mantenere un certo decoro di fronte a chi vive con lui e quindi cercherà di essere abbastamza dignitoso.
Cosa che non faceva quando viveva con mia madre...
La vita di mia madre e di mio padre è stata un brutto esempio per me e mia sorella. Per me la bestia nera è stato mio padre, per mia sorella, per quanto ne so, lo è stata di più mia madre.
Nel frattempo mia madre non c'è più.
Mio padre vive con una donna e dei due non so niente e mi fa piacere che sia così.
Di mia sorella ho perso i contatti da anni e quindi non so neppure se ha bisogno di una parola o altro...
Ma non voglio fare lo struzzo, o almeno lo struzzo non è rappresentativo nel mio caso ma, eventualmente, lo è per loro.
Ma va bene così.
Ognuno lontano dagli altri fa vivere meglio gli altri.

Ma ritornando agli anni e agli uomini e le donne, rendo conto che abbiamo cervelli, ideali e bisogni diversi.
Sempre più spesso incappo in comunicazioni formali o meno in cui donne, mie coetanee, esprimono la propria preoccupazione per le parole, idee, pensieri che sfuggono loro e che creano disagio. Oddio, il mio cervello se ne va?
Com'è che queste preoccupazioni non le sento esprimere dagli uomini miei coetanei?
Eppure li vedo in giro, di bell'aspetto o meno, che sbirciano o ostentano ammirazione nei confonti di giovani donne che richiamano, con la loro freschezza e prosperità, attenzione. Abbronzati fino all'incredibile tanto da avere il cuoio sulla faccia o tirati nei loro jeans, affettati con barbe e baffi curati, oppure tatuati e codini....ridicoli. Buzzi e calvizie e orecchini. Certe donne più giovani sembrano non farvi caso o altre, che hanno un cipiglio pragmatico e meno convenzionale sfruttano queste debolezze. Stamani in autobus una ventenne ed un ultracinquantenne come me. Lui un pò sdentato qua e là ma per il resto teneva "botta". Fra i due quello che faceva pena non era lui, non tanto per l'aspetto che per me era irrilevante, ma lei. Ventenne carina, capelli tagliati stile moiacano con platinato sulla cresta.. pantacollant.... in temperature africane, e chiaramente a rimorchio di lui che, tra l'altro, non se lo poteva permettere ( si vedeva che non aveva di che sopravvivere) nel senso chi avrebbe pagato il prossimo biglietto, pranzo, panino?
Ma dove credeva di arrivare lei? A che tipo di liberazione, di esperienza?
Non so capire.
Altrettanto vale per donne della mia età e oltre che vedo e che mi preoccupano. Non tanto per loro quanto per il mio futuro, sperando che il cervello regga con questi pensieri... e sappia accorgersene.
Sessanta-settantenni in pantacollant tigrati con in evidenza ginocchia da mucca, capelli lunghi fino al sedere ovviamente superplatinati.... ma solo fino ad un certo punto, magari dieci centimetri dalla cute. Occhiali da vespa, eyerliner da faraona, profumi o puzzi da anosmia.
Ma è sempre stato così?
A me, 'sta cosa qui sta facendo un pò paura.
Per quanto mi riguarda, dopo questa "analisi": abbiamo già dato!.... e tranne rare e rarissime, anzi uniche- che non si può dire e quindi "unica"- eccezione
Sono solo io la cinquantottenne preoccupata?




giovedì 28 giugno 2012

Incanto...

Incanto senza incantamento...
Gioco di parola che non so sciogliere.
Mi capita, con tempi più o meno lunghi, di rimanere fissa in uno stato d'animo come in sospensione, come in attesa di accadimenti per i quali non so prevedere l'essenza. Nè positivi nè negativi, so solo che devono accadere.
E sono tranquilla anche se non rilassata. Non posso permettermi di non accorgermi dell'eventuale pericolo.
Sono assillata da mille problemi e non sono in grado di risolvere quasi nulla. Ho solo la lucidità di sapere che se capita un'occasione la devo cogliere al volo. Per recuperare ciò che non ho fatto, ciò che non ho potuto fare. E per cogliere al volo si deve essere vigili.
Mi sveglio abbastanza presto la mattina e questo è contrario al mio standard. Quindi suppongo che la depressione adesso sia più lontana. In genere, nei momenti più cupi ristagno nel letto ad orario continuato..

So che ci sono stati degli avvenimenti che hanno aiutato questo mio nuovo atteggiamento e non so quanto sono pronta a focalizzare la mia reazione. Per il momento sento solo che va meglio, poi, quando anche materialmente otterrò dei risultati, allora e solo a quel punto, potrò tirare le somme.
Ma essere conscia che alcuni fatti possano influire positivamente credo che mi sia di vantaggio.

lunedì 18 giugno 2012

Gatto sull'isola!

Questa notte non ho dormito. Ogni tanto capita.
Alla festa del baratto mi sono rifornita di libri e questa domenica ho avuto il piacere di dedicarmi alla lettura. Io, per la verità, leggo sempre, anche per l'ennesima volta qualcosa che ho già in casa da tempo, ma senza leggere non ci so stare. Ma una cosa nuova, che non ho mai letto mi affascina sempre e non hopotuto aspettare: mi ci sono catapultata sopra.
Niente di trascindentale, solo non riuscivo a mollare e la stanchezza, quella vera, non è arrrivata mai. Ho tentato verso le tre di spengere la luce, ma niente da fare. Ho riacceso e ricominciato. Alle cinque ho deciso di fare colazione, sentivo un languorino.... Poi sono tornata a letto... a leggere! Poi la stanchezza (agli occhi) cominciava a farsi largo ed ho cercato di dormire, o forse ho dormito, non so, però alle sette mi sono alzata!
Telegiornale e rintronamento vario girando per casa.
Ho atteso le otto e trenta per uscire dicendomi che rientrando presto presto (sempe quel guinzaglio invisibile) avrei poi potuto abbandonarmi al sonno.
Varie volte mi sono rinfrescata il viso.
Alla fine sono uscita.
Comprato il pane, il caffè, poco altro e tornata a casa.
Nella torrefazione dove compro il caffè, ho chiesto al proprietario se poteva darmi un sacco di juta che conteneva il caffè (l'imballaggio di trasporto), e lui, che è sempre gentile, me lo ha dato subito.

Lo porto a casa.
Quando rientro in casa il gatto, il mio coinquilino Gioj, mi accoglie sempre con curiosità, coda ritta e smiagolamento. Ed io gli ho dato l'abitudine di guardare cosa ho portato e se possibile annusarlo.... Ad esempio la frutta e la verdura per lui sono uno spasso e non posso mettere il sedano in frigorifero se non ho dato a lui un ciuffo di foglie. Questa volta c'era il sacco di juta da annusare, che ovviamente profuma di caffè.
Ho steso il sacco come se fosse un tappeto e l'ho lasciato giocare per un pò.
Intanto ho acceso il computer, mi sono cambiata, ho aperto qualche finestra, ho aperto l'acqua nel lavello per immergervi delle stoviglie, poi sono tornata al computer e..... poi mi sono persa nella mia  stanchezza sulla tastiera.
Non ho fatto nulla di particolare perchè il pc è lento e all'inizio deve fare tutte le verifiche, l'antivirus e tutte le menate, ma la mancanza di riposo cominciava a prendere posto alla veglia.
Auff, 'sto computer, mi sono detta!
Me ne sono andata in cucina e APRITI CIELO!
la sfinge
Il GATTO, stava steso come una sfinge sul tappeto al caffè e guardava l'acqua che lo circondava e correva verso il terrazzo (che meno male ha un buco per scolmare). La juta non era bagnata perchè è ancora abbastanza nuova e non assorbiva l'acqua, ma tutto il resto della casa era un fiume con sapone!
O mamma mia!
Mi èvenuto in mente il Mosè di Michelangelo:
PERCHè NON PARLI!.... ho detto al gatto!

domenica 17 giugno 2012

Uscire o non uscire?....

Dilemma amletico.
Ogni volta che esco sembra che io sia legata ad un elastico ed appena c'è un attimo di sosta, pzzzzzz... il nastro-elastico si ritrae e mi riporta a casa. (ho visto i nuovi guinzagli dei cani moderni!!!!)
E' più forte di me!
Sto bene a casa.
Ho creato la mia cuccia e non mi va troppo di socializzare.
Eppure sono una persona "simpatica", nel senso che non schiva le persone, risponde, domanda, sorride...
Ma quando si tratta di stringere ..., e per stringere intendo prendere impegni per rivedersi, per proseguire la giornata in una attività qualsiasi, mi prende la voglia di generalizzare, di trovare scuse, di scappare nella mia cuccia.
Perchè?


Non so rispondermi.

sabato 16 giugno 2012

La tranquillità preoccupante...

In fondo non c'è nessun problema che possa essere risolto e quindi perchè agitarsi?
Avrebbe senso se ci fossero delle soluzioni raggiungibili, ma dato che comunque la si guardi, la mia situazione, in questo momento, non ha soluzione.....
O sono io che non mi rendo conto?
Calma, calma piatta.
Agitazione, agitata per nulla.....
E facciamo come i cinesi e ci mettiamo alla foce del fiume?


vignetta trovata nel web, dove l'artista fumettista ne ha create alcune di veramente piacevoli. Potete trovarle qui:
http://www.assocampi.it/home-35eurocc/images/stories/menu-italiano.jpg



mercoledì 13 giugno 2012

Spesso...

mi capita di non sapere esattamente cosa fare di me, anche se ho intorno ed in testa una miriade di progetti e iniziative da portare avanti. E' come se tutto non avesse senso. 
Oddio ce ne vuole di fantasia per pensare che fare copertine per non si sa chi, collage per pareti che non esistono ancora o restauri su oggetti  che non so dovre poserò.... insomma che tutto ciò abbia importanza o priorità.
Mi manca una guida, un percorso, un obiettivo, una rotaia per arrivare ad una stazione!
  

sabato 9 giugno 2012

Un pò preoccupata...

Oggi ho fatto il medesimo errore di sempre. Cioè l'errore che faccio più spesso ultimamente.
Ho sbagliato giorno.
A volte sbaglio ora...
E a volte qualcuno ci mette il carico da undici.             
Mio figlio, venerdì cioè ieri, mi ha mandato un messaggio dicendomi che verrà assieme alla sua ragazza domenica mattina.
Io stamani, sabato- oggi , l'ho aspettato a lungo... perchè, per me, quel "domenica" l'ho ricordato come un "domani"...
Solamente alle 12,45 e cioè dopo oltre due ore che lo aspettavo ho pensato di verificare il messaggio.... e mi sono accorta del "domenica"!
Sbaglio continuamente.
Non ho idea se sia un sintomo di cervello che fa acqua e soprattutto temo un sintomo di Alzahimer o altro relativo a problemi di orgine neurologica.
Ma ciò mi fa paura.
Ho sempre saputo che i vecchi dimenticano le cose recenti e ricordano benissimo quelle antiche, dell'infanzia della gioventù.
Io faccio un bel pasticcio generale. Non ricordo molto del passato. Ho dei grandi buchi sul recente e il recentissimo preferisco sorvolarlo....
Che faccio?
Mi rivolgo ad uno stregone?

P.S. Del carico da undici qui non parlo, ma c'è stato pure quello, ma stendiamo un velo pietoso!



venerdì 8 giugno 2012

Anche le formiche nel loro piccolo.....

In genere sono una persona calma e ragionevole: troppo. E si può facilmente prendersi gioco di me. Sono una di quelle che conta fino a dieci, dieci volte. Anzi non conto affatto, fa parte del mio modo di essere non stare a faticare per affrontare le faccende quotidiane. Non so perchè sono così.



A volte mi si dice che sono fumina.... e ho dimostrato anche di esserlo, ma il più delle volte il fumo non si vede affatto.
Stamani entro in farmacia.
Non c'è nessun cliente.
Meno male, ho pensato: faccio in un attimo.
Due medici, un uomo ed una donna sono dietro il banco. Lui deve essere il capo e decide proprio in quel momento che una cosa è importante e lo dice a lei. Lei lo guarda pensierosa e conveniene che deve essere importante.... 
Io conto: uno, due, due, tre.....
Non mi hanno dato il buongiorno. Non mi hanno detto: "Scusi un attimo, veniamo subito da lei.." Anzi non mi hanno guardato affatto e continuano a non guardarmi. E sono davanti a loro, ad un metro di distanza con il banco che ci divide. Sono presi da problemi di congiuntura astrale o di decisione per la commissione Rai, ma sta di fatto che stanno passando i minuti. Due di sicuro, forse tre.... Ed io continuo a dire:  ri-uno, ri-due, ri-tre.......
E decido.
Faccio dietrofront e vado verso l'uscita.
Allora, entrambi: "No, signora, dica pure!"
Io gli ho fatto un gesto come dire ....chissene....
Prossima farmacia. Tutto ok.
Hanno perso un cliente e non lo sanno? O forse sì.

mercoledì 6 giugno 2012

Non scrivo ancora....

Non scrivo... perchè non voglio cantare le litanie della negatività, ma sto facendo molta fatica per trovare un pò di serenità , che mi consenta di raggranellare un pò di energia, per produrre qualcosa di simile ad una iniziativa.
Infatti, rispetto a tempi passati, ho ancora molte idee, ma non ho più l'irruenza e l'illogico entusiasmo verso il nulla.
Mi ricordo che da ragazza, se mia madre mi chiedeva se le andassi a comprare qualcosa che le mancava in cucina, io ero già per le scale di corsa.... senza però sapere che cosa, per cui poi tornavo indietro a chiedere: "Cosa?"
Ecco adesso , per usare quell'esempio, chiederei prima di partire e vorrei magari anche avere una foto e il prezzo di riferimento e magari l'orario del negozio, nonchè il nome della persona che mi avrebbe fornito......
Roba da matti? :-O

venerdì 1 giugno 2012

I NUMERI UTILI PER AIUTARE CHI HA FORTEMENTE BISOGNO!!!!


059 200 200 NUMERO UNICO PER LA PROTEZIONE CIVILE DI ASSISTENZA A MODENA




45500 PER DONARE 2 € TRAMITE SMS




059 212003 PER OFFRIRE BENI DI PRIMA NECESSITA’, servono in primo luogo camper e rulottes, poi cibo secco, acqua potabile, vestiti, pannolini per bambini, …




https://www.facebook.com/radiobruno questo è l’indirizzo facebook di una delle radio locali più ascoltate, che fa informazione diretta e no-stop sulla situazione nelle zone più colpite, si possono trovare annunci e rischieste specifiche




http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=10467&ID_sezione=38 PER APRIRE LE CONNESSIONI WI-FI: le comunicazioni sono difficili, specie durante le scosse più forti, gli unici modi per comunicare sono tramite i social natwork




http://www.comune.modena.it/notizie/terremoto-in-provincia-di-modena SITO DEL COMUNE DI MODENA CON RIFERIMENTI E INFORMAZIONI PER AIUTARE LE ZONE PIU’ COLPITE