Prendo ormai da anni un antidepressivo e a volte mi sembra così parte della mia vita quel gesto mattutino, la compressa a colazione, che è come se ciò non contasse, come se prendere o non prendere non facesse differenza, un pò come quando gioco una schedina al superenalotto, che mi capita di non controllare perchè tanto non ho vinto, e così come se la capsula del "toccasana" non cambiasse nulla. Un placebo?
Insomma ad un certo punto la confezione finisce e in genere sono puntuale nel riassortimento mensile. Questa volta è successo che il venerdì fosse il giorno dell'ultimo pillolotto... vabbè, mi sono detta, ci vado domani e la prenderò (l'assunzione) subito.
Il sabato per una cosa o per un'altra, leggi spesa e testa svagolata, me ne sono dimenticata.
La domenica non si fanno queste cose, mi sono detta, lo farò domani tanto per un giorno o due....
Poi il lunedì va a diritto: ormai mi sono proprio dimenticata che sto facendo una cura da anni (decenni?)....
Ma Cavolo! Ma sono rintronata?
E intanto il sabato non sto affatto bene, c'è in concausa la cervicale che fa i capricci (beati 15 anni!), poi domenica peggio: inquietudine, debolezza, dolore di testa, mal di stomaco ecc. ecc.... perdo il conto dei sintomi! Quindi realizzo che senza la mia medicina, sto cominciando ad avere gli effetti veri e propri dell'astinenza.
Che cretina che sono, mi vado ripetendo...
Ma devo aspettare la mattina per andare a fare il "rifornimento"....
Notte da incubi, anzi gli incubi li ho proprio avuti, solo che credo di non aver dormito. La testa non sapevo dove tenerla, avevo caldo e mi scoprivo e mi raffreddavo e mi ricoprivo, poi mi sono messa a fare i rumori come un rospo: aerofagia? ma che cosa succede ho mangiato/bevuto citrosodina? fame? sete? no nausea.... oddio arriverà il giorno?
Alle otto finalmente il gatto ha ritenuto il caso di sollecitarmi: Miaaaaao! (alzati!), testate e strusciate e qualche zampettata qua e là e a me la testa scoppia...
Non so neppure come alzarmi...
Vado a cercare di farmi il caffè: ho bisogno di un pò di energia... macchè non riesco neppure a svitare la moka. Allora andrò al bar a fare colazione...non lo faccio mai, ma devo arrangiarmi così. Per me non fare colazione in casa è un pò come non essermi lavata e stamani anche il lavare è approssimativo perchè mi fa fatica spogliarmi del pigiama, bagnarmi eccetera. Mamma che vecchiaia! E penso a quelli che sono indeboliti da malattie di altro genere o che hanno subito una chemio... come fanno?

Non so come sono arrivata e quanto ci ho messo per raggiungere il Centro Igiene Mentale dove mi vengono assegnati e consegnati i medicinali prescritti da un medico del centro. L'infermiera, visto la mia condizione evidente, mi suggerisce di prendere subito lì la capsula. prendo un bicchierino di carta e lei mi porge una bottiglietta d'acqua..... non riuscivo a svitare il tappo dell'acqua ha dovuto farlo lei per me.
Poi sono riuscita a fare colazione in un bar e piano piano di nuovo a casa. Adesso sto riemergendo lentamente dai miei malori, un pò per l'effetto di sapere che finirà e quindi la speranza o la previsione già mi da un pò di "sprint" e poi ovviamente i carburanti farmaceutici e alimentari sono entrati in circolo e fanno un pò del loro lavoro.
Ieri non ricordo neppure cosa devo aver mangiato, sicuramente non abbastanza per darmi energia per svitare moke o tappi dell'acqua :-(