martedì 19 febbraio 2013

Dimenticanza e astinenza...

Probabilmente mi è accaduto già di raccontare un episodio analogo, non so... non ricordo, ma so di certo che è già successo anche se non in una forma così grave.
Prendo ormai da anni un antidepressivo e a volte mi sembra così parte della mia vita quel gesto mattutino, la compressa a colazione, che è come se ciò non contasse, come se prendere o non prendere non facesse differenza, un pò come quando gioco una schedina al superenalotto, che mi capita di non controllare perchè tanto non ho vinto, e così come se la capsula del "toccasana" non cambiasse nulla. Un placebo?
Insomma ad un certo punto la confezione finisce e in genere sono puntuale nel riassortimento mensile. Questa volta è successo che il venerdì fosse il giorno dell'ultimo pillolotto... vabbè, mi sono detta, ci vado domani e la prenderò (l'assunzione) subito.
Il sabato per una cosa o per un'altra, leggi spesa e testa svagolata, me ne sono dimenticata.
La domenica non si fanno queste cose, mi sono detta, lo farò domani tanto per un giorno o due....
Poi il lunedì va a diritto: ormai mi sono proprio dimenticata che sto facendo una cura da anni (decenni?)....
Ma Cavolo! Ma sono rintronata?
E intanto il sabato non sto affatto bene, c'è in concausa la cervicale che fa i capricci (beati 15 anni!), poi domenica peggio: inquietudine, debolezza, dolore di testa, mal di stomaco ecc. ecc.... perdo il conto dei sintomi! Quindi realizzo che senza la mia medicina, sto cominciando ad avere gli effetti veri e propri dell'astinenza.
Che cretina che sono, mi vado ripetendo...
Ma devo aspettare la mattina per andare a fare il "rifornimento"....
Notte da incubi, anzi gli incubi li ho proprio avuti, solo che credo di non aver dormito. La testa non sapevo dove tenerla, avevo caldo e mi scoprivo e mi raffreddavo e mi ricoprivo, poi mi sono messa a fare i rumori come un rospo: aerofagia? ma che cosa succede ho mangiato/bevuto citrosodina? fame? sete? no nausea.... oddio arriverà il giorno?
Alle otto finalmente il gatto ha ritenuto il caso di sollecitarmi: Miaaaaao! (alzati!), testate e strusciate e qualche zampettata qua e là e a me la testa scoppia...
Non so neppure come alzarmi...
Vado a cercare di farmi il caffè: ho bisogno di un pò di energia... macchè non riesco neppure a svitare la moka. Allora andrò al bar a fare colazione...non lo faccio mai, ma devo arrangiarmi così. Per me non fare colazione in casa è un pò come non essermi lavata e stamani anche il lavare è approssimativo perchè mi fa fatica spogliarmi del pigiama, bagnarmi eccetera. Mamma che vecchiaia! E penso a quelli che sono indeboliti da malattie di altro genere o che hanno subito una chemio... come fanno?
Alla fine riesco a vestirmi per metà, cioè non mi tolgo la giacca del pigiama perchè ho talmente tanta nausea che se scopro lo stomaco forse mi sento anche peggio, mi metto un golf sopra il pigiama e mi vesto di "sotto" pantaloni da jogging e scarpe adeguate: comodo e funzionale e poco faticoso da indossare. Ecco sono pronta per uscire... biglietto dell'autobus ovviamente perchè altrimenti mi ci porterebbero con la barella..... quindi: partenza!
Non so come sono arrivata e quanto ci ho messo per raggiungere il Centro Igiene Mentale dove mi vengono assegnati e consegnati i medicinali prescritti da un medico del centro. L'infermiera, visto la mia condizione evidente, mi suggerisce di prendere subito lì la capsula. prendo un bicchierino di carta e lei mi porge una bottiglietta d'acqua..... non riuscivo a svitare il tappo dell'acqua ha dovuto farlo lei per me.
Poi sono riuscita a fare colazione in un bar e piano piano di nuovo a casa. Adesso sto riemergendo lentamente dai miei malori, un pò per l'effetto di sapere che finirà e quindi la speranza o la previsione già mi da un pò di "sprint" e poi ovviamente i carburanti farmaceutici e alimentari sono entrati in circolo e fanno un pò del loro lavoro.
Ieri non ricordo neppure cosa devo aver mangiato, sicuramente non abbastanza per darmi energia per svitare moke o tappi dell'acqua   :-(

giovedì 7 febbraio 2013

Non abbatterti!


Se ogni tanto ti senti piccolo, inutile, offeso e depresso, ricorda sempre che una volta sei stato il più veloce e vittorioso spermatozoo del tuo gruppo

E' difficile...

... mantenere un blog sulla depressione quando ti sembra di aver già raccontato molto, quando le conoscenze virtuali, e non, che hai fatto ti riconoscono e mantengono un rapporto con te.
In certi momenti vorrei essere estranea a tutti, non conoscere proprio nessuno per poter esprimere il peggio che sta in me o che mi passa per la testa. Perchè non c'è che dire, quando sai chi ti legge o ti segue, ad un certo punto vorresti che ti leggesse come migliore, migliorata, o comunque in posizione più positiva. E non esserlo, o non sentirsi di esserlo, non aiuta ad esprimersi liberamente.
Scambiare parole scritte o verbali con le persone che conosci comporta un certo "decoro", un bisogno di apparire che la depressione non riconosce. la depressione o i suoi sottoprodotti quotidiani non conosce apparenza.

Riusciranno i nostri eroi.....?