lunedì 23 luglio 2012

La forza... che non ho.

Mi capita, ormai meno frequentemente perchè mi esprimo meno apertamente, di sentirmi dire che sono una donna forte. Visto i miei trascorsi, la mia vita non è stata e non è facile.
Ed invece sono qui che penso di essere una debole, tra quelle che in generale si usa definire le "perdenti". E non lo dico io ma il parametro ufficiale della vita.
Chi fa questo, o chi fa quello...
Chi sa reagire nel modo giusto, chi....
Insomma io non sono quel tipo lì. Quello giusto, quello migliore, oppure perfetto.
Io davanti alle difficoltà rinuncio, evito di combattere, non mi scorno.
Sarà insicurezza?
Può darsi!
Ma nella mia testa, nel mio modo di essere guerreggiare non è un dogma.
Io vorrei che tutto fosse naturale. Non amo le battaglie.
Vorrei che qualcuno mi potesse voler bene per quella che sono e non per ciò che sono in grado di dimostrare.
Vorrei che non dovessi esibire testimoni per la qualità del mio modo di essere, di fare, di apparire.
Sì, io sono proprio quella che appaio e non ho bisogno di testimoni che certifichino che io sono proprio così.
E' strano?
Ma a me sembra strano il contrario. E cioè di aver bisogno di portare una squadra condominiale per avere qualche punto in più.
A me dei punti... non me ne importa niente.
E allora perchè a volte mi prende l'amarezza?
E perchè la certezza di essere imperfetta, di essere (forse) debole mi fa sentire irritata?
La forza, ovvio, quella non ce l'ho!

«Ci vuole più coraggio e forza di carattere per fermarsi o addirittura per volgersi indietro che per andare avanti. »
Friedrich Nietzsche, La volontà di potenza

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