lunedì 14 gennaio 2013

Disinvolta ma non troppo..

Non sono mai pronta per essere pronta.
Sempre intimorita per la mia non preparazione in ogni cosa.
E tutti i pretesti sono buoni per dirmi che non sono all'altezza, non ancora.
Ricordo che all'accademia d'arte in assenza del professore di pittura, chiesi al professore di disegno se ciò che avevo appena dipinto andasse bene....
Il professore, un famoso scultore livornese: Giulio Guiggi, mi disse serenamente: - Ma signora, è così che si dipinge! - alludendo a ciò che avevo fatto.
Io fifona avevo aspettato che non ci fosse il professor Cocchia, altro grande maestro, per cimentarmi in ciò in cui avevo paura. Non volevo deludere Cocchia che mi teneva in grande considerazione.
Insomma se qualcuno ci tiene a me ho addirittura terrore di deluderlo, se invece qualcuno mi vuole del male o gli sono indifferente, non mi cimento in nessuna prestazione. Ma che cavolo di atteggiamento è questo?
La storia del fare o del fare poco?
Del fare solo se si è sicuri di fare magistralmente?
Sono quasi alla resa dei conti con quello che ho imparato e so fare. Non so quante cose ancora sarò in grado di imaprare ma soprattutto che saprò di saper fare.... e allora non sarebbe il momento di essere un pò più disinvolti?
http://it.wikipedia.org/wiki/Giancarlo_Cocchia
http://www.comune.livorno.it/_cn_online/index.php?id=248&lang=it



http://www.lanciatrendvisions.com/it/article/la-bellezza-della-imperfezione







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