mercoledì 17 aprile 2013

A proposito di paure....

Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.

(R.Benigni)

3 commenti:

  1. Eppure, talvolta, la cosa migliore è non muovere un muscolo e sparire.

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  2. Ci capiamo perfettamente Dani. Quello che in genere faccio io è proprio quello di mettermi quatta quatta e aspettare.
    Ricordo che una volta tanti tanti anni fa quando i treni con le cuccette c'erano a cnhe a tre piani, cioè tre possibilità di dormita una su l'altra..., che ero andata in treno con altri pittori dell'Accademia per fare visita alla tomba di Modigliani a Parigi e nell'occasione anche breve vacanza mordi e fuggi nella Ville Lumiere. A me era toccato la cuccetta nel mezzo e sopra a me c'era una pittrice grande e robusta che sbuffava e stava seduta dandomi i polpacci in visione. Io ovviamente non riuscivo a dormire ma dato che mi prendeva uno stato ansioso che mi mancava l'aria, ho deciso di mettermi buona buona pancia sotto con lo sguardo opposto ai polpacci.
    Ad un certo punto l'inquilina di sopra si affaccia e mi dice "Oh ma che fai, sei morta?"
    Ovviamente è un esempio sempliciotto e un flashback che il tuo commento mi ha risvegliato, ma in effetti quando ci sono circostanze difficili da affrontare, a volte, sarebbe meglio pensarci un pò di volte prima di buttarsi.
    Anche se il progresso arriva affrontando la realtà, non sempre la realtà porta al progresso.
    Grazie Dani di esserci! ;-)

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