lunedì 29 aprile 2013

Ragionamenti sull'odio...

Non so odiare, ma non so dimenticare e questo forse è peggio.
Nella mia vita ci sono stati episodi e persone che mi hanno fatto molto male. E purtroppo credo di non averli superati nonostante tutto l'impegno, l'aiuto di psicoterapia, l'aiuto del tempo e della mia volontà.
Ma ho spesso flash e buchi emozionali che evidenziano questo mio sentimento di contrasto verso atteggiamenti e persone.
Ci sono persone con cui non so convivere neppure per buona creanza, neppure per l'apparenza. E per questo ho pagato moltissimo in termini sociali, perchè la gente dimentica e spesso da vittima si può diventare aguzzino. Là dove io avrei dovuto essere considerata la persona "migliore" in termini umani, la mia chiusura ha ottenuto l'effetto contrario.
Non essere la persona che porge l'altra guancia o che fa finta che ciò non sia accaduto, ha fatto di me un'intransigente (quale sono, ovviamente, anche se non con la piena volontà) poco gradita.
Della serie mi spezzo ma non mi piego, ed è cosa poco gradita, in genere.

Ma nonostante questo mio carattere poco flessibile, nonostante questo - appunto - non so odiare.
L'odio chiede un impegno, un viscerale sentimento che io non possiedo.
Mio padre  disse di me che sono una cinica.... quando ovviamente i miei sentimenti non erano captabili.  Sembro una indifferente....

perchè?


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