domenica 30 giugno 2013

Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.


                                                                                          Pablo Neruda


Senza parole...


sabato 22 giugno 2013

Tenerezza...

Abbiamo fame di tenerezza,
in un mondo dove tutto abbonda
siamo poveri di questo sentimento
che è come una carezza
per il nostro cuore
abbiamo bisogno di questi piccoli gesti
che ci fanno stare bene
la tenerezza
è un amore disinteressato e generoso,
che non chiede nient’altro
che essere compreso e apprezzato.

                                                      Alda Merini

venerdì 21 giugno 2013

MILLE - Se potessi avere...

... mille lire al mese....



adesso si potrebbe dire, magari, 1000 euro al mese? No, credo che non ci siano paragoni. Al tempo (1939) le mille lire erano molto di più, potevano ritenersi una cifra per permettersi dei lussi.
Adesso le mille euro sarebbe una sopravvivenza, dignitosa, ma sopravvivenza.
Io sono senza stipendio da un pò e le mille euro sono veramente un sogno.
Tento "mille" cose ma non rendo neppure un centesimo l'una, anzi non riesco a creare nulla.
Qualsiasi progetto al momento di entrare in pista ha un costo e nessuna garanzia di rientro...
Amici?
Ci sarebbero, ma il passaparola per il lavoro non funziona più. L'aiuto, dopo qualche sporadica iniziativa, subisce una debacle ciclopica.
Nessuno aiuta più nessuno.
Tutti sono disposti a  prendere, pochi, quando nessuno, a dare.
Nella mia natura c'è sempre stata la generosità e anche non poter dare nulla è una sofferenza.
E nell'aver bisogno una specie di contraddizione, una specie di contronatura: voler dare ed invece aver bisogno di ricevere....
E' così anche negli affetti.
Quando non si è più in grado di dare, per buio dei sentimenti, per crisi di uno stato, per sofferenza o delusione, ci sarebbe necessità di ricevere un abbraccio seppur virtuale ed invece un circolo vizioso di negatività si instaura e nessuno dà e nessuno prende.

giovedì 20 giugno 2013

I demoni e i suoi compari....

Ognuno è il demone di se stesso, e rende il mondo il suo inferno” 

Oscar Wilde.

A volte

A volte, un certo senso di vuoto... esitenziale..., si fa largo in questa vita un pò ripetitiva e priva di spunti di novità, speranze, idee da proiettare.
Le idee ci sono ma sono irrealizzabili e, come sempre, utopiche.
Ma nonostante ciò mi sento bene.
Relativamente.
Nel senso che probabilmente qualcun altro, al mio posto, sarebbe esasperato e nervoso io, invece, sono avvezza alla situazione e seppur non riesca a dominarla non mi faccio neppure predominare se non, appunto, viverla come se non ci fosse.
Non subisco ma la subisco a prescindere...
Solito menage solitario fra me e me.
Ma collaudato e che funziona.



mercoledì 19 giugno 2013